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Il primo logo disegnato a penna da Michele Trinciarelli

Il logo di Etruria Pro

Sappiamo tutti che a identificare una associazione, a darle identità nel nuovo panorama digitale dove a parlare sono per prime le immagini, oltre alle idee e allo statuto serve un nome, ma anche un logo: il simbolo grafico che ne accompagnerà il nome e che identificherà l’associazione anche in casi in cui il nome venga omesso.

Dagli stemmi araldici ai simboli delle case costruttrici di automobili, piuttosto che delle macchine da cucire o i prodotti alimentari, i loghi si ripropongono ai nostri occhi ormai da secoli ed entrano in maniera subdola a far parte della nostra vita.

Ciò premesso, poteva la nostra associazione fare a meno di un logo?

Il compito di disegnarlo mi è stato conferito più per la mia dimestichezza con i software di grafica che per la fantasia e le mie capacità pittoriche, tant’è che prima di iniziare ho voluto raccogliere consigli e pareri dagli altri soci. L’unica cosa che vedeva tutti d’accordo era che il logo dovesse contenere un esplicito riferimento alla cultura etrusca e riportasse elementi del nostro territorio.

Dopo un primo tentativo di mettere insieme l’Ombra della Sera (celebre statuetta in bronzo di epoca etrusca rinvenuta nella campagna volterrana) con il profilo delle colline e dei cipressi, simbolo del nostro paesaggio, ho stravolto completamente l’idea e adottato la figura del grifone, quale antichissima icona mitologica che identifica Volterra, epicentro dell’Etruria settentrionale della quale è da sempre stata capoluogo storico e culturale.

Dalla penna di Michele, il primo logo di Etruria Pro, con il grifone ispirato allo stemma di Volterra del 1550.

Il grifone, che nello stemma di Volterra affronta e sconfigge il drago dando prova di forza, coraggio e ambizione, tiene stretta le “E” di “Etruria”, vi affonda gli artigli e la graffia purché non le venga strappata via. Etruria è scritta in caratteri “etruscheggianti”, non in rune perché altrimenti sarebbe stata poco comprensibile e di sicuro non immediata la sua lettura.

Per finire PRO, che fa tanto “professional” ma in realtà sta per promozione: promuovere il territorio, le iniziative culturali e sociali, promuovere la nostra terra e tutto ciò che di bello può esprimere. E’ scritta in carattere moderno, verticale e punta verso l’alto, per far alzare lo sguardo a chi legge e invitarlo a guardare lontano, come ci guardiamo noi.

Questo è solo il logo, ma non è che l’inizio.

Michele Trinciarelli