Sabato 14 setembre, al Cinema Teatro Aurora di Montecatini Val di Cecina si è tenuta la terza edizione del Volterra Fantasy Film Festival. Durante la serata sono stati proiettati i cortometraggi selezionati dalla giuria e premiati gli autori degli stessi.
Vi proponiamo qui i nove corti selezionati che si sono aggiudciati i premi e le menzioni speciali. Di alcuni possiamo pubblicare solo i trailer per scelta degli autori stessi, che preferiscono non svelare ancora al grande pubblico le loro opere. Scelta che noi rispettiamo, ma speriamo che presto tutti possano ammirare questi piccoli capolavori.
Buona visione!
Miglior fotografia:
JUGGERNAUT
Diretto da Daniele e Emanuele Ricci, Joggernaut racconta la storia di un cavaliere medievale che affronta un lungo ed estenuante viaggio per portare indietro una cosa che ha perduto. L’atmosfera dark fantasy resa in questo corto gli è valso il premio per la miglior fotografia. Rilevante anche il mixaggio audio che aggiunge grande valore alla produzione
Miglior dark-fantasy:
FIGLIA DELL’OSCURO
Non è di facile comprensione il corto che Fabio Garelli ha presentato quest’anno al nostro festival, ma è sicuramente qualcosa di molto originale e ben orchestrato: il culto dell’Oscuro che venera la vita generata dall’eterno conflitto tra gli opposti; un Sacerdote che protegge il segreto della ciclicità e la sua prescelta, una ragazza nata nel giorno dell’ultima corona di fuoco, che avrà il grande onore di dare un nuovo inizio a tutto il suo popolo.
Miglior messaggio:
BERSAGLIO NON UMANO
Una sparatoria tra un uomo e una macchina venuta dallo spazio con il solo obiettivo di annientarlo, ma niente è come sembra, quando dietro la cinepresa c’è Leonardo Barone!
Miglior ambientazione:
KING (one-minute film)
Chi spezzerà la maledizione di questo inverno infinito, senza sole e senza neve? Filip Harm viene da Vrhovac, Croazia. Ama le storie e a volte racconta le sue disegnando, scrivendo, suonando e girando film.
Miglior messaggio sostenibilità e ambiente:
THERE ARE NO PINE TREES ON MOUNT MINDINO
Lorenzo Bussone ci invita a riflettere sul tema della eco-sostenibilità attraverso gli occhi di un bambino che, annoiato, chiede alla nonna di leggergli uno strano libro che ha appena trovato. Narra la storia di due elfi che decidono di piantare un pino alla base del Monte Mindino. Cinquant’anni dopo, qualcuno ha costruito un enorme e inutile edificio di cemento proprio nel punto in cui doveva crescere il pino. Un gatto magico aiuterà il duo a vendicarsi. Riusciranno a salvare il pino? A quale costo?
Miglior soggetto:
ANGELMAN
Dalla Francia, Sacha Picard ci regala 12 minuti di pura emozione e ci sussurra di non smettere mai di sognare, qualunque sia la nostra età.
La storia è quella di Arnaud, che ogni giorno incontra il misterioso Mr. Angel sulle scale del suo palazzo. Mentre lo aiuta a portare la spesa al piano superiore, Arnaud scopre che in realtà si tratta di Angelman, il primo dei supereroi, ora un vecchio dimenticato.
Terzo classificato:
IL BICCHIERE DELLA STAFFA
Non manca di originalità nemmeno il genovese Niccolò Parodi, con la misteriosa storia di un uomo che si sveglia in un pub. Non ricorda chi è, né come ci è arrivato. Non c’è nessuno con lui, se non un misterioso barista. Se vuole uscire da lì, dovrà fare i conti con tutta la sua vita.
Secondo clasificato:
IL LADRO DI SOGNI
Michele De Rango ci porta un corto molto mistico e passionale, lui lo descrive così: “Avete presente quando fate un sogno durante la notte e la mattina dopo non ve lo ricordate più? Dove va a finire?” La risposta a questa domanda è che esiste un ladro di sogni, che da tutta la vita fa questo. L’inconveniente accade quando rompe un sogno da lui sottratto e, contagiato da questo, si innamora di una ragazza che è il suo esatto opposto, poiché nata cieca, vive in un mondo da lei sognato.
Primo classificato:
WHAT-IF-I
Lavinia Tommasoli e Pietro Traversa ci propongono l’idea di un’APP futuristica: WHAT-IF-I che sfruttando l’intelligenza artificiale e i dati personali reperibili in rete, consente di vedere come sarebbe la propria vita oggi se si fosse presa una scelta differente ieri.
Un divertimento per qualcuno, un’app del rimpianto per molti. Miriam è fidanzata con Leo, l’inventore dell’app. Hanno un amico in comune, Norman. Miriam e Norman iniziano a usare What-if-I e in breve il presente reale inizia a confondersi con quello alternativo…